Morte di un papa: cosa accade quando muore un pontefice

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Funerali papa Giovanni Paolo II – 2005

Quando un papa viene a mancare ciò che segue avviene secondo delle rigide procedure formali ben regolate.


Le prime cose da fare sono l’ufficializzazione della morte del papa e la rimozione e la frantumazione dell’ Anello del Pescatore, una delle insegne del papa che riceve durante la messa solenne di inizio pontificato, che indossa all’anulare della mano destra. Questo compito è affidato al cardinale camerlengo in compresenza del cancelliere della Camera Apostolica. Dopo il rito in cui batte per tre volte con un martelletto la fronte del papa, chiamandolo con il nome di battesimo, il camerlengo comunica l’avvenuto decesso al cardinal vicario di Roma che, dopo aver eseguito l’estrema unzione, con una speciale notifica procede alla diffusione della notizia. Seguiranno i rintocchi a martello delle campane di San Pietro.

In seguito, il corpo del papa viene trasportato nella Cappella Sistina accompagnato da una lunga processione costituita da cardinali e altre figure importanti del Vaticano. Qui viene imbalsamato e vestito con abiti particolari di seta bianca e un pallio (il paramento liturgico usato nella Chiesa cattolica) intessuto per l’occasione, una mitria bianca sul capo e la casula (il mantello di colore rosso che si usa per la messa).

 

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Cappella Sistina

Il giorno seguente il feretro viene spostato appositamente nella basilica di San Pietro dove per tre giorni viene esposto su un catafalco per dare ai fedeli la possibilità di un ultimo saluto.

 

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Importanti esponenti americani danno l’ultimo saluto a Giovanni Paoli II


Le esequie in suffragio del Papa si chiamano Novendiali ,da “novem dies”, che significa nove giorni. Questi sono il numero dei giorni di lutto che seguono la morte del papa. Il funerale papale viene detto “Missa poenitentialis” e viene celebrato in San Pietro alla presenza delle delegazioni di Stato di tutto il pianeta. Il servizio funebre si svolge ordinariamente presso l’altare pontificio del Bernini, situato sotto la cupola della basilica, ma gli ultimi funerali sono stati svolti all’aperto, nella piazza. Il corpo senza vita del papa viene posto in una bara di legno.

German Cardinal Joseph Ratzinger preside

Funerali di papa Giovanni Paolo II svoltisi all’aperto


Prima che la bara sia chiusa e sigillata il viso viene coperto da un velo di seta. Infine, la bara viene portata nell’apposita tomba sotto la basilica, dove si trovano le cosiddette Grotte Vaticane.

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Viso di Papa Giovanni Paolo II che viene coperto da un velo prima della chiusura della bara


Di norma questo è ciò che accade, ma va precisato che il Papa può lasciare precise disposizione che il proprio corpo debba essere tumulato in un altro luogo, diverso dalle grotte vaticane.

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Curiosità e aneddoti:

-Nonostante oggi siamo abituati a ricevere informazioni e immagini, sia fotografiche che televisive, del decesso del papa, questo evento una volta  era un momento sacro che, per rispetto e tradizione, veniva vissuto a porte chiuse.
La prima volta che si riuscì ad avere notizie trapelate sulle condizioni del papa fu nel 1958, quando le foto dell’agonia di Pio XII furono divulgate all’esterno ad opera dell’archiatra, il medico del Pontefice, Riccardo Galeazzi Lisi. Le due foto, scattate di nascosto e senza permesso, mostravano il papa morente con la cannula dell’ossigeno alla bocca. Un gesto che fece molto scalpore all’epoca e per questo una volta che fu emersa la speculazione delle foto, Galeazzi Lisi venne licenziato dal Collegio cardinalizio e radiato dall’Ordine dei Medici per comportamento indegno.

 

-Nessuno può fotografare il corpo del Papa defunto senza autorizzazione. Autorizzazione che può essere effettuata solo dal  cardinale camerlengo qualora ritenga l’uso della foto uno scopo di documentazione. Nonostante ciò, la foto della salma deve essere solo ed esclusivamente scattata con gli abiti pontificali, altrimenti resta impossibile scattare alcun tipo di foto.

-Oggi le tecniche di conservazione e imbalsamazione dei cadaveri sono diverse rispetto a un tempo passato. Infatti, tempo fa era prassi normale rimuovere gli organi interni per prolungare l’imbalsamazione e questi ultimi, detti “precordi”, venivano conservati in speciali anfore che sono ancora depositate nella chiesa dei Santi Anastasio e Vincenzo a Roma.
L’usanza dei precordi è venuta meno sotto Pio X che durante il suo pontificato dal 1903 al 1914 abolì questa usanza.

-Durante il periodo di sede vacante, fino all’elezione del nuovo Pontefice, nessuno può assumere i poteri del Papa e anche l’appartamento papale non può essere abitato da nessuna persona.


di Antonio Piscitelli

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